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Ore libere badante: quante sono e come possono essere gestite

Quante ore libere spettano a una badante e come è possibile suddividerle nell’arco della settimana? Facciamo chiarezza!

Sia le badanti conviventi che quelle che non vivono presso il domicilio dell’assistito, hanno diritto a un numero di ore settimanali di riposo stabilite per legge. Come per qualsiasi altro lavoratore infatti spettano ferie alle badanti, ma anche ore e giorni di riposo per consentire all’assistente domestico di recuperare le energie spese e staccare la spina dal lavoro.

Ore libere badante convivente

Partiamo dal presupposto che in caso si stia parlando di una badante convivente il numero di ore massime lavorative nell’arco della settimana è pari a 54, che non dovranno superare le 10 giornaliere, ritenute quali valore convenzionale per le assistenti domestiche che soggiornano 24 ore su 24 con il datore di lavoro.

Solitamente si prevedono 10 ore di lavoro giornaliere dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato, ma nulla vieta alle parti di accordarsi diversamente, purché venga rispettato il monte orario lavorativo massimo di 54 settimanali.

Per quanto concerne le ore di riposo sono pari a 36 ore settimanali, di cui 24 da godere consecutivamente, solitamente la domenica, e le altre 12 da suddividere tra le altre giornate.

Nel caso in cui l’orario lavorativo giornaliero non sia collocato tra le 6 e le 14 o tra le 14 e le 22, alla badante spetta un riposo intermedio non retribuito non inferiore alle 2 ore, durante le quali la stessa potrà scegliere se restare in casa oppure uscire dall’abitazione. Il totale delle ore di riposo consecutive giornaliere deve essere invece di 11.

Ore libere badante non convivente

Anche le badanti non conviventi hanno diritto a ore di riposo giornaliere e settimanali.

Le collaboratrici domestiche non conviventi hanno un monte ore lavorative settimanali che non deve superare le 40, con un limite massimo fissato a 8 giornaliere. Anche qui il giorno di riposto prestabilito è la domenica.

Nel caso la badante non sia convivente ma presti assistenza esclusivamente notturna, l’orario di lavoro settimanale massimo è pari a 54 ore, solitamente suddiviso su 9 ore giornaliere dal lunedì al sabato. Anche qui, salvo diversi accordi tra le parti, la domenica è da considerarsi quale giornata libera.

Sia per le badanti conviventi che per quelle non conviventi sarà possibile andare a sostituire la giornata di riposo della domenica con una ritenuta più consona per il lavoratore stesso per motivi personali o religiosi. In questo caso il lavoro domenicale non verrà considerato straordinario, ma al pari degli altri giorni settimanali.

Lavoro straordinario di badanti conviventi e non

È considerato lavoro straordinario quello che eccede il consueto orario giornaliero pattuito. In questo caso vi sarà una maggiorazione della cifra oraria pattuita in favore della badante, nello specifico:

  • Lavoro straordinario diurno compreso tra le 6 e le 22, maggiorazione del 25%
  • Lavoro straordinario notturno compreso tra le 22 e le 6, maggiorazione del 50%
  • Lavoro straordinario in giornata festiva, considerato quindi il lavoro domenicale o in giornate festive da calendario, maggiorazione pari al 60%
  • Lavoro straordinario nella giornata di riposo settimanale, maggiorazione 60%.

È importante sia per il datore di lavoro che per la badante andare ad accordarsi sin dal momento dell’assunzione su questi aspetti, pertanto affidarsi ad agenzie qualificate operanti nel settore per andare a fissare tutti i termini con esattezza. Famiglia Riunita può aiutare in questo ma anche in tutti gli aspetti contrattuali al fine di operare nel rispetto della legge.

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