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Affrontare l’Isolamento e la Solitudine negli Anziani

Chi ha un parente in tarda età sa quanto sia complesso e difficile non riuscire a fare sentire i propri cari inclusi e amati anche all’interno del proprio ambiente familiare e in ambiti sociali più estesi.

Gestire l’anzianità è complicato, soprattutto se è il soggetto stesso a sentire un forte peso per la sua condizione e se non contribuisce con la propria volontà ad adottare un’attitudine positiva che possa far fronte a un problema che spesso si rivela essere puramente psicologico.

Un anziano potrebbe vivere nel ricordo della vita appena trascorsa e rimanere ancorato ad affetti o abitudini che è costretto a lasciare andare e non si tratta di un percorso facile: richiede molta lucidità e soprattutto una volontà individuale non indifferente.

Stare accanto ad un anziano che tende a isolarsi o che accusa un sentimento di solitudine prolungato nel tempo, potrebbe essere un elemento detonatore che spinga i familiari a contribuire con il loro intervento e a risollevare la vita del proprio caro.

Consigli su come aiutare anziani che sperimentano isolamento e solitudine

La prima cosa da fare nel caso in cui un proprio caro accusi uno stato di insofferenza legata alla sperimentazione di isolamento e solitudine, è quella di aprirsi all’ascolto della sua sofferenza: sentirsi compreso e capito per un anziano può essere fondamentale e può evitare in lui risposte negative di autosabotaggio, come la chiusura e la scarsa condivisione libera delle sue sensazioni.

Fare in modo che quest’ultimo si senta amato e che viva in un ambiente sereno anche se in stato di degenza, significa avere a cuore tutte le sue necessità, per questo esistono cooperative per assistenza anziani come Famiglia Riunita che coordinano attività emergenziali di varia natura – come il trasporto malati– ma anche assistenza domiciliare anziani facendo in modo che questi ultimi vengano seguiti da personale altamente specializzato anche dal punto di vista psicologico.

Spesso infatti, l’anziano accusa sensazioni che hanno matrice prettamente mentale e interiore: fare in modo che quest’ultimo riceva compagnia e assistenza durante le ore del giorno e della notte significa contribuire al suo risanamento emotivo nel lungo termine.

Isolamento e solitudine negli anziani: psicologia e integrazione sociale

Sarebbe un grave errore sottovalutare l’importanza di un ausilio psicologico nel caso in cui un parente accusi una sensazione di isolamento e solitudine.

Spesso è difficile per i familiari avere gli strumenti per comprendere la profonda sensazione di disagio dei propri parenti che hanno la necessità di fare i conti con una vita che sta andando via, nell’accettare la mancanza dei propri coetanei e di non essere più in grado di rispondere alla vita come si faceva un tempo.

Chiedere l’aiuto di un bravo psicoterapeuta che possa accompagnare all’acquisizione di un’attitudine diversa da parte dell’anziano, potrebbe essere un ottimo modo per contribuire alla sua necessità di comprendere e accettare il tempo che sta andando via e per promuovere una sua integrazione più serena all’interno dell’ambiente familiare e non, agendo per la stimolazione di atteggiamenti positivi che permettano all’assistito di inserirsi in ambienti sociali eterogenei sentendosi sempre all’altezza del contesto e avendo la consapevolezza della realtà che sta sperimentando nel qui ed ora.

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